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I tipi di perla

Le perle di coltura

Vengono definite di coltura o coltivate quelle perle la cui formazione, all’interno del mollusco, viene provocata interamente o parzialmente dall’intervento dell’uomo.

L’uomo quindi, e non la natura, crea le condizioni indispensabili per la formazione della perla che tuttavia, una volta avviato il processo, si accresce in modo naturale.

Esistono in natura diversi tipi di ostriche o molluschi in grado di creare perle in base al processo descritto.

È in base al tipo di ostrica che si formano perle di forma più o meno sferica e di colori differenti, dal colore più comune bianco a perle rosa, viola, grigie, crema e nere. Le ostriche che generano queste ultime, sono molto delicate e, spesso, nel tentativo di generarle, muoiono. Per tal motivo, a dispetto di tutte le altre, esse sono molto più rare e, soprattutto, costose.

Le perle, oltre a distinguersi per colore e forma, vengono diversificate anche per il tipo di origine. Infatti, esistono quelle di acqua dolce e quelle di acqua salata.

  • Perle Fresh Water

    Queste perle sono comunemente note come “perle d’acqua dolce” perché sono prodotte quasi esclusivamente da molluschi d’acqua dolce.

    Le coltivazioni principali sono in Cina e sono le più diffuse al mondo e grazie all’ampia gamma di colori, al carattere affascinante e al prezzo attraente, sono amate tanto dai designer quanto dalle persone che scelgono di indossarle.

    Si distinguono per lucentezza, e presentano un’ampia varietà di dimensioni e colori.

  • Perle Akoya

    Dette anche perle giapponesi, sono rinomate per la loro qualità e bellezza. La colorazione è tipicamente bianca, rosa, crema e con svariate sfumature. Rarissime sono invece le perle grigie.

    Si possono trovare moltissime forme: a pera, a goccia, barocca, ovaloide, sferica.

  • Perle South Sea

    Perle coltivate d’acqua salata di grandi dimensioni, prodotte nel Pacifico meridionale e in Australia.

    Si distinguono dalle giapponesi per le grandi dimensioni e si dividono fondamentalmente in perle bianche e perle nere con una gran varietà di sfumature di colore in entrambi i casi.

La classificazione delle perle

  • Lucentezza

    Il grado di lucentezza é una delle piú importanti determinanti della qualitá della perla. La stessa luminositá le dona quei particolari riflessi di luce, chiamati oriente della perla, scintillio osservabile quando questa viene posta in ombra. Più è intenso il riflesso della luce sulla perla, più la lucentezza sarà eccezionale.

  • Superficie

    Le perle possono avere una superficie con delle irregolarità dovute a cause naturali (es puntinature, macchie graffi, protuberanze…) Si dice quindi che la superficie è pulita se priva di irregolarità o con presenza più o meno rilevante di segni/difetti.

  • Forma

    Esistono tre categorie di forme, quella sferica, la simmetrica, e la barocca a cui si affiancano tutta una serie di definizioni intermedie relative alla sfericità della perla. La piú rara e la piú valutata é la sferica o perla rotonda.

  • Colore

    Tale requisito viene valutato a seconda della tipologia della perla (acquadolce, akoya, south sea). Nel creare un gioiello è importante garantire un’omogeneità del colore tra le perle utilizzate.

  • Dimensione

    Per stabilire la dimensione delle perle si utilizza un calibro di precisione in 3 punti e si calcola la media. A parità degli altri fattori (forma, lucentezza, superficie), diametri maggiori aumentano considerevolmente il valore delle perle.

  • Lucentezza

    Il grado di lucentezza é una delle piú importanti determinanti della qualitá della perla. La stessa luminositá le dona quei particolari riflessi di luce, chiamati oriente della perla, scintillio osservabile quando questa viene posta in ombra. Più è intenso il riflesso della luce sulla perla, più la lucentezza sarà eccezionale.

  • Superficie

    Le perle possono avere una superficie con delle irregolarità dovute a cause naturali (es puntinature, macchie graffi, protuberanze…) Si dice quindi che la superficie è pulita se priva di irregolarità o con presenza più o meno rilevante di segni/difetti.

  • Forma

    Esistono tre categorie di forme, quella sferica, la simmetrica, e la barocca a cui si affiancano tutta una serie di definizioni intermedie relative alla sfericità della perla. La piú rara e la piú valutata é la sferica o perla rotonda.

  • Colore

    Tale requisito viene valutato a seconda della tipologia della perla (acquadolce, akoya, south sea). Nel creare un gioiello è importante garantire un’omogeneità del colore tra le perle utilizzate.

  • Dimensione

    Per stabilire la dimensione delle perle si utilizza un calibro di precisione in 3 punti e si calcola la media. A parità degli altri fattori (forma, lucentezza, superficie), diametri maggiori aumentano considerevolmente il valore delle perle.

Come conservare le perle

Essendo di natura organica, con l’avanzare del tempo le perle possono manifestare segni di deterioramento che provocano la perdita del caratteristico oriente per effetto della disidratazione o per dissoluzione del carbonato di calcio.

Le cause principali sono da addebitarsi all’alto grado di acidità della traspirazione della pelle oppure a particolari ingredienti contenuti nei cosmetici. Le sostanze acide penetrano all’interno delle perle attraverso il filo, che è bene quindi sostituire periodicamente.

La conchiolina, che offre una certa protezione dagli acidi, tende talora a deperire con il passare del tempo. Le perle più antiche appaiono spesso scure perchè lo splendore può gradatamente diminuire e, con il volgere dei secoli, le perle stesse possono disgregarsi.

Va detto comunque che una buona cura delle perle ne mantiene inalterato lo splendore per lunghissimo tempo, basta applicare alcune regole fondamentali.

Per pulirle si consiglia di immergerle in acqua tiepida con poco sapone neutro e poi strofinarle delicatamente con pelle di daino o con velluto umettati con olio vegetale o lanolina.

Prima di riporle, è bene pulirle sempre con un panno morbido e, a periodi regolari, strofinarle con un panno imbevuto di olio di legno di sandalo, per evitare disidratazione e fratturazione.

Quando non si indossano, devono essere lasciate in un cofanetto rivestito di seta. Di seta deve essere anche il filo delle collane di perle naturali.


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