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Rubino

«Nessun’altra gemma è in grado di suscitare vibrazioni così emotive come il rubino... questo ‘faro fiammeggiante' deve la sua popolarità al colore maestosamente abbagliante del fuoco rosso che arde...»

Eduard Josef Gübelin

 

Rubino

«Nessun’altra gemma è in grado di suscitare vibrazioni così emotive come il rubino... questo ‘faro fiammeggiante' deve la sua popolarità al colore maestosamente abbagliante del fuoco rosso che arde...»

Eduard Josef Gübelin

Il Rubino

Il rubino, varietà rossa del minerale corindone, è una delle gemme più famose e pregiate nel mercato delle pietre preziose. Oltre al rosso, il corindone può presentare ulteriori colorazioni, come il blu, dando vita ad un’altra preziosa varietà: lo zaffiro. Dal suo passato ad oggi, il rubino mantiene immutato tutto il suo fascino.

  1. Storia e curiosità

  1. Storia e curiosità

Per via della sua bellezza e rarità, il rubino è una gemma che affascina l’umanità sin dai tempi più antichi. Il suo nome deriva dal latino “ruber”, che significa “rosso”, colore da sempre associato all’amore e alla passione, ma anche al sangue, al fuoco, al coraggio, all’energia vitale e alla prosperità.

In passato i rubini erano indossati dai guerrieri per assicurarsi protezione in battaglia e dai nobili come simbolo di potere e regalità. In particolare, il rubino è stato la gemma più apprezzata e venerata dai popoli orientali, i quali lo chiamavano “ratnaraj”, che in sanscrito (l’antica lingua del popolo indiano) significa il “re delle pietre preziose”.

Ancora oggi il rubino è considerato il “re delle gemme” e, in quanto emblema dell’amore e della passione, regalare questa gemma rossa ha un significato fortemente romantico. È tradizione donare un rubino in occasione del 15° e del 40° anniversario di matrimonio. Inoltre, il rubino è la birthstone per i nati nel mese di luglio.

Colore (Color)

Il rubino deve il suo magnifico colore rosso alla presenza di minutissime quantità di cromo nel corindone, che chimicamente è un ossido di alluminio. Il colore dei rubini è molto vario ed è il fattore che ne influenza il valore in maniera più significativa. In natura si possono trovare rubini rossi talvolta tendenti al rosa o al porpora, altre volte con sfumature dell’arancione o del bruno.

Particolarmente raro e ricercato è il colore noto in commercio come “rosso sangue di piccione” (in inglese “pigeon’s blood”): un rosso puro o leggermente purpureo, particolarmente intenso e uniforme, né troppo chiaro, né troppo scuro.

Purezza (Clarity)

Il rubino presenta frequenti inclusioni al suo interno, le quali, però, non comportano necessariamente una diminuzione della qualità della gemma, in quanto dipende dalla loro visibilità ad occhio nudo. Inoltre, le inclusioni possono costituire la prova dell’origine naturale del rubino e fornire indicazioni riguardo al giacimento di provenienza.

Tra le inclusioni più affascinanti vi sono minuscoli cristalli aghiformi di rutilo (un ossido di titanio), che donano alla pietra un aspetto setoso e, se opportunamente orientati, generano una stella luminosa, tipicamente a 6 raggi, sulla superficie curva della gemma tagliata a cabochon. In questo caso si parla di “rubino stellato” o “rubino asteria”

Peso e Taglio (Weight & Cut)

Rubini di un bel colore ed elevata purezza il cui peso supera il carato (1 carato = 0,2 grammi) sono molto rari e le pietre che superano i 10 carati con i suddetti requisiti sono rarissime nel vero senso della parola. Ciò fa sì che un rubino eccezionalmente bello possa raggiungere un prezzo al carato più elevato di qualsiasi altra gemma di colore e persino di un diamante incolore di ottima qualità.

Nell’esaltare la bellezza del rubino contribuisce anche il taglio, il quale deve essere studiato attentamente per ottenere il massimo rendimento in termini di colore, peso e purezza dal cristallo grezzo. I rubini trasparenti sono comunemente sfaccettati con varie forme e stili di taglio. Le pietre semi-trasparenti e di un bel colore, invece, sono tagliate a cabochon, soprattutto se vi è indicazione di asterismo nel grezzo.

Giacimenti

I giacimenti di rubino più significativi si trovano nei continenti asiatico e africano. L’Asia ospita i giacimenti più antichi, tra cui i più famosi in assoluto sono quelli del leggendario distretto di Mogok in Birmania (attuale Myanmar). Questa regione, nota anche come la “valle dei rubini”, fornisce rubini di straordinaria bellezza da centinaia di secoli, storicamente descritti con il termine “rosso sangue di piccione”.

In Africa i principali depositi di rubino si trovano in Madagascar, Malawi, Tanzania, Kenya e Mozambico, che ad oggi è uno degli Stati più produttivi. Altri importanti giacimenti si trovano in Sri Lanka (ex Ceylon), al confine tra la Thailandia e la Cambogia (ex Siam), Vietnam, Tajikistan, Pakistan, Afghanistan e Groenlandia.

Anche se in commercio l’origine geografica viene spesso utilizzata per definire la qualità di un rubino, influendo sul suo valore finale, da qualsiasi giacimento possono essere estratte gemme di alta e bassa qualità.

 

Trattamenti

Molti rubini presenti nel commercio sono stati scaldati con lo scopo di migliorarne il colore e la purezza, perché pietre di ottima qualità sono molto rare. Il riscaldamento dei corindoni è una pratica antichissima, di cui si parla già in un testo arabo del XIII secolo ed ampiamente accettata nel mercato odierno.

Talvolta il rubino può essere sottoposto a trattamenti più invasivi del semplice riscaldamento, come il riempimento delle eventuali fessure della gemma con sostanze vetrose, i quali, però, hanno un maggiore impatto sul valore finale della pietra.

Cura e Pulizia

Il rubino è una gemma molto durevole, che si presta alla realizzazione di gioielli adatti all’uso quotidiano. Questa gemma, infatti, ha la durezza del corindone, che è il minerale più duro della Terra dopo il diamante. Nonostante la sua durevolezza, il rubino deve comunque essere trattato con delicatezza affinché possa mantenere inalterata la sua bellezza nel tempo.

I gioielli con rubino possono essere puliti con gli ultrasuoni, oppure con il vapore, a patto che nella pietra non vi siano fessure ed eventuali riempimenti che rendano il rubino più fragile e vulnerabile. Il modo più sicuro per pulire il proprio gioiello con rubino è quello di utilizzare acqua tiepida, sapone neutro e uno spazzolino con setole morbide o un semplice panno morbido inumidito.

Rubini Celebri

Ad oggi, il rubino più costoso venduto durante un’asta è il “Sunrise Ruby”: un rubino di 25,59 carati proveniente dalla Birmania, il cui colore è stato descritto come “rosso sangue di piccione”. La bellissima gemma è stata venduta nel 2015 ad un’asta di Sotheby’s, per la cifra record di oltre 30 milioni di dollari americani.  

Gioielli con rubini

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