Smeraldo
“Lo smeraldo: non c‘è al mondo un verde più intenso di questo”.
Plinio il Vecchio (23 d.C. - 79 d.C.)
Lo smeraldo è la varietà più pregiata di berillo, un minerale che tra le sue varietà include anche l’acquamarina. Con il suo inconfondibile verde, lo smeraldo è tra le gemme più amate e popolari in gioielleria
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Storia e curiosità
Il nome smeraldo deriva dal latino smaràgdus, che a sua volta proviene dal greco smaràgdos, che significa “pietra verde”. Nell’immaginario collettivo il verde di questa gemma evoca la primavera e la natura che si risveglia, ma anche la fertilità e la continuità della vita. In passato allo smeraldo erano attribuite numerose proprietà magiche e taumaturgiche: i romani, ad esempio, credevano che rilassasse la vista e si narra che l’imperatore Nerone osservasse i combattimenti dei gladiatori attraverso una lamina di smeraldo.
Secondo la tradizione astrologica lo smeraldo è la birthstone dei nati nel mese di maggio. Inoltre, è tradizione donare uno smeraldo in occasione del 20° anniversario di matrimonio come simbolo di fedeltà.
Colore (Color)
È solo grazie alla presenza di piccole quantità di cromo e/o vanadio che il berillo assume le pregiate tinte verdi dello smeraldo. Questa gemma può presentare diverse sfumature, passando da un verde tendente al giallognolo ad un verde bluastro attraverso una vasta gamma di colorazioni più o meno intense.
Il colore più pregiato per uno smeraldo è il verde puro o leggermente bluastro, con saturazione vivida e tono né troppo chiaro, né troppo scuro. Inoltre, nelle sue qualità migliori, lo smeraldo ha un’elevata trasparenza ed un colore uniformemente distribuito attraverso tutta la pietra.
Purezza (Clarity)
Lo smeraldo è una gemma che si forma in ambienti geologici molto “turbolenti”. Di conseguenza, nella pietra si possono osservano numerose inclusioni, spesso visibili anche ad occhio nudo, costituite sia da minerali e fluidi, sia da fratture o fessure. In generale, se le inclusioni non occupano una porzione preponderante dello smeraldo, non ne compromettono troppo la qualità.
Le inclusioni dello smeraldo sono caratteristiche e nel loro insieme sono definite “jardin”, che in francese significa “giardino”. Ciò deriva dal fatto che alcune inclusioni ricordano piante e fiori che costellano lo smeraldo, come in un magnifico giardino verde. Inoltre, le inclusioni possono fornire la prova dell’origine naturale della pietra e dare indizi sul suo giacimento di provenienza.
Peso e Taglio (Weight & Cut)
Il prezzo al carato di uno smeraldo varia in base alla qualità della pietra. Smeraldi di un bel colore e privi o con pochissime inclusioni visibili ad occhio nudo sono molto rari e, pertanto, hanno un maggior valore.
La qualità del taglio è essenziale per sfruttare al meglio i cristalli di smeraldo, esaltandone il colore e cercando di minimizzare l’impatto negativo delle inclusioni senza sacrificare troppo il peso del grezzo. Il taglio più popolare per questa gemma è il cosiddetto “taglio smeraldo”: una tipologia di taglio che combina una forma rettangolare ad angoli tronchi e uno stile di taglio chiamato “a gradini”.
Giacimenti
Storicamente gli smeraldi provenivano dalle celebri “miniere di Cleopatra”, nell’Alto Egitto, e dalla valle di Habachtal, in Austria. Fu la conquista dell’America meridionale da parte degli spagnoli, nel 1500, a rivoluzionare il mercato degli smeraldi: i conquistadores entrarono in possesso di smeraldi di bellezza senza eguali sino ad allora, provenienti dalle famose miniere di Muzo e Chivor, che si trovano immerse nel verde delle foreste colombiane.
Da secoli fonte degli smeraldi più belli al mondo, ancora oggi la Colombia è uno dei principali produttori di questa gemma. Nel mercato odierno sono molto apprezzati anche gli smeraldi provenienti dallo Zambia e dall’Afghanistan. Ulteriori depositi si trovano in Brasile, Zimbabwe, Etiopia, Tanzania, Madagascar, Pakistan e Russia.
Trattamenti
Oggi è ormai una prassi trattare gli smeraldi con vari tipi di oli o resine incolori che, penetrando nelle fessure che affiorano sulla superficie della gemma, ne nascondono la presenza, sia pure in maniera provvisoria, rendendola così più trasparente e bella. La cosiddetta “oliatura” degli smeraldi è una pratica antichissima, già nota in epoca romana e ampiamente accettata nel mercato.
I laboratori gemmologici, in genere, forniscono un’opinione circa l’entità del riempimento, che può essere lieve, moderata o significativa, a seconda della quantità di filler rilevata al momento dell’analisi. Gli smeraldi che presentato solo un lieve riempimento sono considerati di maggior pregio rispetto alle pietre con una maggiore quantità di filler nelle fessure.
Cura e Pulizia
Lo smeraldo è più fragile di zaffiri e rubini, nonché dei diamanti. Per tale ragione, va trattato con delicatezza, soprattutto se si trova incastonato in un anello. Con le dovuta attenzioni, uno smeraldo mantiene inalterata la sua bellezza nel tempo.
Per la pulizia dello smeraldo sarebbe meglio evitare il vapore o gli ultrasuoni, soprattutto se la pietra è stata riempita con oli o resine, in quanto il calore e le vibrazioni potrebbero danneggiare o rimuovere il filler. Per la stessa ragione è bene non esporre lo smeraldo all’azione di agenti chimici, come comuni detergenti per la pulizia della casa. Il modo più sicuro per pulire il proprio gioiello con smeraldo è quello di utilizzare acqua tiepida, sapone neutro e uno spazzolino con setole morbide o un semplice panno morbido inumidito.
